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Malmerendi, Paesaggio

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Descrizione prodotto

Autore: Malmerendi Giannetto Titolo: Paesaggio Epoca: Gennaio 1924 Tecnica: Xilografia su legno Descrizione: Nitida e ben impressa è l’inchiostratura, con evidenti contrasti di colore che denotano l’eccellente qualità di questa xilografia, impressa dai legni originali e stampata su carta coeva, ottimo è lo stato di conservazione. E’ tratta dalla pubblicazione “Xilografia” stampata in trecento esemplari a Faenza dal 1924 al 1926 presso lo Stabilimento Grafico Fratelli Lega di cui Francesco Nonni era il direttore. Bibliografia: Giovanni Malmerendi, detto Giannetto, (Faenza, 3 novembre 1893 – Cesena, 7 agosto 1968) è stato un artista dalla complessa e irrequieta personalità, dotato di un’innata disinvoltura nel muoversi attraverso differenti discipline, dalla pittura alle arti applicate. Giovanissimo la sua entusiastica curiosità per il mondo dell’arte lo porta a confrontarsi con le diverse correnti e i vari movimenti artistici dell’avanguardia italiana ed europea a lui contemporanea, con risultati originali suscitando l’interesse della critica e degli altri artisti. Quindicenne a Faenza entra alla Scuola “Tommaso Minardi” di Arti e Mestieri dove studia le arti applicate. Conosce Francesco Nonni e gli altri giovani che hanno aderito alla vicenda artistica del “Cenacolo” di Domenico Baccarini: inizia a incidere su legno stimolato da quanto Nonni va facendo in xilografia proprio in quegli anni. Nel 1912 è a Bologna, iscritto al Regio Istituto di Belle Arti, e vi conosce Adolfo De Carolis che con il gruppo di artisti de L’Eroica, rivista madre della rinascita xilografica italiana, sta organizzando la Prima Esposizione Internazionale di Xilografia. Inizialmente è influenzato dall’Impressionismo; ma già nel gennaio 1914 si avvicina alla pittura dei Futuristi, entra in contatto con Boccioni e con Marinetti che, nel gennaio 1915, inaugura a Faenza, una mostra di Malmerendi futurista. Ma già l’animo dell’artista è altrove: negli ultimi mesi del 1914, infatti, incide una sua importante serie di innovative xilografie espressioniste, e che ben si confrontano con le opere dei massimi rappresentanti dell’espressionismo italiano, Mantelli e Viani. Partecipa alla Guerra Mondiale, esegue disegni e incisioni di carattere militare, oggi conservati in Castel Sant’Angelo a Roma. Terminato il conflitto nel 1919 si trasferisce a Cesena dove ottiene una cattedra nella scuola pubblica. Il suo modo artistico si volge definitivamente alla ricerca di un suo mondo lirico, fatto di tradizioni e di paesaggi romagnoli, che prediligono intimi valori affettivi. A Cesena collabora con gli artisti locali, come Mario Morigi e Gino Conti, dedicandosi anche alla tecnica della ceramica.

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