Descrizione prodotto
Autore: Joannes Blaeu (1596-1673). Titolo: Imola. Epoca: 1663. Tecnica: Incisione all’acquaforte su rame. Misura: Cm.65,5×56. Descrizione: Ottimo è lo stato di conservazione. E’ tratta da “Theatrum civitatum et admirandorum Italianae,ad aevi veteris & praesentis temporis faciem expressum a Joannes Blaeu”, un’opera composta da tre volumi riguardanti lo Stato Pontificio, Roma, Napoli e le isole. Note: All’inizio del XVII secolo, Amsterdam era divenuta una delle più ricche cittadine commerciali d’Europa, base della Compagnia delle Indie Orientali Olandese e centro di scambi bancari e di diamanti; i suoi abitanti erano famosi per la loro vivacità i ntellettuale e gli splendidi manufatti. In quest’epoca particolarmente felice della storia delle Province Settentrionali, Willem Janszoon Blaeu, nato ad Alkmaar nel 1571 e allievo di Tycho Brahe, il famoso astronomo danese, fondò nel 1599 una sua attività ad Amsterdam come costruttore di globi. In poco tempo, l’attività si ingrandì, ed egli iniziò a pubblicare mappe, lavori topografici e libri di carte nautiche, oltre a costruire globi. I suoi prodotti giovanili più importanti sono una mappa dell’Olanda (1604), una raffinata mappa del Mondo (1605-06) e Het Licht der Zeevaerdt (The Light of Navigation), un atlante marino, ristampato in numerose edizioni, in molte lingue e con svariati titoli. Nello stesso periodo, Blaeu progettava un atlante più ampio, che includesse le mappe più aggiornate del mondo conosciuto; purtroppo, i progressi di questo vasto progetto erano lenti e solo nel 1630, dopo aver comprato circa 30 o 40 lastre dell’atlante del Mercator da Jocundus Hondius II, fu in grado di pubblicare un volume di 60 mappe con il titolo di Atlantis Appendix. Cinque anni prima della pubblicazione dei primi due volumi del suo atlante realizzò l’Atlas Novus or the Theatrum Orbis Terrarum. Fu poi nominato Idrografo della Compagnia delle Indie Orientali. Morì nel 1638 e la sua attività passò ai figli, Joan e Cornelis, che proseguirono ed ampliarono l’ambizioso progetto del padre. Dopo la morte del padre, Joan diresse il lavoro da solo e, alla fine, l’intera serie di sei volumi venne completata intorno al 1655. Una volta terminato, intraprese subito la progettazione di un’opera ancora più grande, l’Atlas Major, pubblicato nel 1662 in due volumi (edizioni successive in 9 e 12 volumi) e contenente circa 6000 mappe su fogli doppi e 3000 pagine di testo. Questa fu, e rimane tuttora, la più importante opera del genere mai prodotta; forse il contenuto geografico non era propriamente aggiornato o così accurato come l’autore avrebbe sperato, ma le mancanze in tal senso sono ampiamente compensate dalla fine incisione, dalla coloritura, dai cartigli elaborati, dai dettagli araldici, nonché la splendida grafia. Nel 1672 un incendio disastroso distrusse la casa editrice del Blaeu nel Gravenstraat e un anno dopo Joan Blaeu morì. Il complesso delle lastre e mappe che scamparono alla distruzione vennero gradualmente disperse, alcune vennero acquistate da F. de Wit e Schenk and Valck, prima della chiusura definitiva nel 1695. Bisogna ricordare che c’è spesso molta confusione tra Blaeu il Vecchio e il suo rivale Jan Jansson (Johannes Janssonius). Fino al 1619 Blaeu aveva spesso firmato i suoi lavori come Guilielmus Janssonius o Willems Jans Zoon, ma pare che dopo quella data abbia optato per Guilielmus o G. Blaeu.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.